Abstract
Il compositore Giovanni Giorgi, di origine veneziana, fu assunto dal re Giovanni V nel 1725 come compositore della Chiesa Patriarcale di Lisbona e maestro del Real Seminário de Música da Patriarcal. In seguito al terribile terremoto del 1755, Giorgi decise di trasferirsi a Genova, riuscendo comunque a mantenere il suo legame lavorativo con la corte portoghese. Fino alla sua morte, avvenuta nel 1762, continuò a spedire sistematicamente decine di nuovi spartiti a Lisbona. Nel panorama settecentesco, Giorgi fu uno dei compositori più autorevoli in Portogallo e la sua musica continuò a essere copiata ed eseguita fino al secolo XIX. Il saggio intende analizzare il ruolo del compositore nel contesto della vita musicale portoghese del Settecento e offrire una panoramica della sua vastissima produzione conservata presso le biblioteche e archivi portoghesi. Le trasformazioni stilistiche sono esaminate alla luce del cerimoniale e della prassi esecutiva in uso presso la Cappella Reale e la Patriarcale di Lisbona.
Original language | Unknown |
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Pages (from-to) | 157-203 |
Journal | Rivista Italiana Di Musicologia |
Volume | 47 |
Issue number | NA |
Publication status | Published - 1 Jan 2012 |