Abstract
Questo lavoro attraverso una rassegna di cinegiornali prodotti dall’Istituto Luce nel corso degli anni Trenta intende riflettere sulla rappresentazione del modello di visitatrice fascista nella sua dimensione socio-politica e culturale, punto di partenza per introdurre alcune osservazioni sul rapporto fra donne, regime e famiglia. L’uso pubblico della famiglia nella rappresentazione cinematografica sarà infatti l’approdo di questo viaggio nell’Italia degli anni Trenta, un’Italia povera e totalitaria, fragile e granitica, guerriera a parole, piccolo-borghese nell’animo. Una povera Italia, lacerata fra la retorica dell’audacia e una vocazione mercantile, un Paese sospeso tra miseria e sviluppo, tra stivali che brillano e scarpe risuolate, un Paese modesto, indaffarato, fatto di traffici minuti e di furbizia contadina. Un paese che esce dall’Ottocento e lentamente cresce, progredisce, si modernizza, per poi giocarsi tutto alla roulette delle armi.
Original language | Italian |
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Number of pages | 26 |
Journal | Officina della Storia |
Issue number | 4 |
Publication status | Published - Jan 2018 |
Keywords
- donne
- PNF
- madre
- visitatrice fascista
- famiglia
- cinegiornali Luce