Abstract
Lo studio propone una riflessione sulla famiglia come privilegiato luogo di osservazione attraverso cui raccontare la storia degli anni Cinquanta del Novecento (1946- 1962). Una particolare attenzione è stata riservata al sistema di connessioni della famiglia con le istituzioni politiche, della società e della cultura di massa, in una realtà come quella italiana in cui lo spazio privato e domestico rappresenta non solo il fulcro dell’elaborazione del pensiero politico e religioso, ma anche un fattore essenziale per la costruzione d’identità sociali, di genere e generazionali. Attraverso l’analisi e la decostruzione dei linguaggi della cinematografia prodotta dall’United States Istitution Service e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri italiana, si è inteso riflette da un lato sull’uso pubblico del privato familiare ad opera delle diverse forze politiche, e dall’altro porre l’accento sulla costruzione di modelli e stereotipi della femminilità e della mascolinità che spesso soffrono delle contaminazioni d’oltre oceano.
Dimensione sociale e culturale si coniugano pertanto con quella politica, allo scopo d’individuare il ruolo della famiglia sia nella costruzione della mentalità collettiva che nella configurazione del sistema politico della Prima Repubblica.
Dimensione sociale e culturale si coniugano pertanto con quella politica, allo scopo d’individuare il ruolo della famiglia sia nella costruzione della mentalità collettiva che nella configurazione del sistema politico della Prima Repubblica.
Original language | Italian |
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Pages (from-to) | 1-18 |
Number of pages | 18 |
Journal | Officina della Storia |
Issue number | 16 |
Publication status | Published - Jul 2019 |
Keywords
- Gender studies
- USIS
- Cultural studies
- Media studies
- Familiy studies